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7 Maggio 2014
La salute, viene definita dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) nel 1946:“stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia“.
I
l carattere “utopistico” di tale definizione è molto chiaro e condivisibile in quanto descrive una situazione di completa soddisfazione e felicità che forse non può essere mai raggiunta.
Tale definizione si evolve in anni più recenti nel concetto di promozione della salute, concepita come processo grazie al quale le persone sono capaci di acquisire il controllo diretto e la gestione della propria condizione di benessere.
La ricerca in tale campo evidenzia la relazione tra:
- abitudini individuali
- atteggiamento mentale e salute
- diretta relazione tra cervello e sistema immunitario
A tale concezione si riferisce anche Edward Bach nel chiarire la differenza tra il concetto di “salute” e quello di “malattia” :
Salute è la nostra eredità, il nostro diritto, è la completa e piena unione fra Anima, Mente e Corpo, e questo non è un ideale difficile e irraggiungibile, ma talmente facile e naturale che parecchi di noi l’hanno trascurato.
Malattia del corpo è nient’altro che disarmonia tra l’anima e la mente.
Oggi siamo tutti più coscienti di quanto salute e benessere sono direttamente proporzionali all’armonia che riusciamo a realizzare ed esprimere nei vari aspetti e livelli della nostra vita, dalla sfera più privata e personale al rapporto con l’ambiente. Sappiamo bene, quanto la mente sia in diretta connessione con il corpo e quanto essa possa trasformarsi in strumento e risorsa per accrescere il nostro benessere, e quindi trasformare e migliorare tutta la nostra vita, sia sul piano psicologico che fisico.
Ognuno di noi possiede sufficiente potere personale per gestire consapevolmente e direttamente la propria salute e il proprio ben-essere, intesi come flessibilità , capacità di tratte un opportunità da ogni situazione, capacità di gestire e risolvere in modo funzionale quelli che ci appaiono come problemi, cercando soluzioni alternative rispetto alla staticità dei nostri schemi mentali. Salute e benessere derivano insomma dalla capacità di realizzare “creativamente” il nostro progetto esistenziale, senza perdere di vista i limiti oggettivi nostri e dell’ambiente ma senza lasciarcene sopraffare. È implicito che tale prospettiva consideri i momenti di crisi, come occasioni e opportunità di cambiamento piuttosto che come danni.
In linea con con quanto sostenuto pocanzi, i Padri della Psicologia Umanistica: Maslow, Rogers, May, negli anni ’70, ribaltano le posizioni della Psicoanalisi tradizionale, tutta concentrata sulla malattia e su riferimenti e parametri predefiniti di normalità. Essi, ritengono infatti la cosiddetta “normalità” un concetto dai contorni non così definiti e predeterminati e concepiscono la “cura” come attenzione e potenziamento delle componenti sane della persona: dei suoi aspetti efficaci, delle sue capacità naturali di auto-regolarsi, auto-organizzarsi ed espandersi.
Maslow considera il benessere imprescindibile dalla soddisfazione dei bisogni totali dell’individuo: da quelli fisiologici fondamentali fino a quelli relativi alla realizzazione e all’espressione della sfera spirituale.
Parallelamente Rogers afferma la propria fiducia nella capacità umana di autorealizzazione e pone l’accento sulla naturale tendenza evolutiva dell’uomo a soddisfare i propri bisogni più alti, posta la condizione che siano soddisfatti quelli primari.
Per Bruhn, il termine ben-essere indica una filosofia che vede gli individui come responsabili, attivamente coinvolti nel processo volto ad aumentare e migliorare la propria salute e non solo mantenerla. Lo stato di salute così inteso assume soprattutto il senso di consapevolezza di sé e autodeterminazione nell’intervenire consapevolmente per migliorare quegli aspetti della nostra vita che non ci soddisfano.
Essere in salute potrebbe quindi voler dire:
- riuscire a portare a termine gli impegni nel miglior modo possibile per noi;
- riuscire a gestire i propri progetti;
- sentirci parte di qualcosa;
- avere uno scopo;
- sentirsi soddisfatti della propria esistenza;
- acquisire competenze;
- allenare capacità di recupero;
In poche parole essere quello che potrebbe essere definito “potenziati” ed in alcuni casi “immunizzati”, cioè capaci di prendere il controllo della nostra vita, acquisire un ruolo attivo verso il nostro ambiente e la nostra esistenza e porsi davanti alle difficoltà con atteggiamento strategicamente orientato, in modo da fronteggiare le situazioni anche quando appaiono stressanti e avverse.
Ben-essere e salute potrebbero derivare perciò da tale senso di padroneggiamento degli eventi, dalla percezione della nostra auto-efficacia nella gestione del nostro progetto di vita e dalla nostra “elasticità” e disponibilità a cambiare quando le circostanze lo impongono. All’interno di questa prospettiva, sarà fondamentale acquisire competenze ed allenare capacità utili a far fronte ai problemi, agli eventi dolorosi e alle impreviste circostanze della vita per non venirne travolti.